La cessione del quinto dello stipendio è un particolare tipo di prestito personale previsto in Italia, da estinguersi con cessione di quote dello stipendio o salario fino al quinto dell’ammontare dello stesso valutato al netto di ritenute.
Questo tipo di prestito è riservato a due categorie: i dipendenti statali (e in alcuni casi anche privati) e i pensionati.
Quando si ha diritto al rimborso
Se si estingue anticipatamente o si rinnova un prestito, ex art. 125 sexies, co. 1 del TUB, il contraente del finanziamento avrà diritto a un rimborso.
A essere rimborsate saranno quelle spese soggette a maturazione nel tempo (recurring costs). In realtà, la recente sentenza Lexitor della Corte di Giustizia UE, ha previsto il rimborso anche per i costi up front. Ecco le spese che potranno essere rimborsate:
- commissioni bancarie;
- commissioni di attivazione;
- spese di intermediazione;
- commissioni alla rete distributiva;
- commissioni finanziarie;
- spese con denominazione generica come ‘commissioni accessorie’ o ‘spese’;
- i premi assicurativi.
Oltre a queste, dal settembre 2019 è valida, per l’appunto, la sentenza UE Lexitor, che ha stabilito che sono soggetti a riduzione, in caso di estinzione anticipata, non soltanto i costi recurring, ma anche quelli up front.
Occorre, inoltre, ricordare che:
- sono rimborsabili, per la parte non maturata, le commissioni bancarie (comunque denominate), le commissioni di intermediazione e le spese di incasso quote;
- in assenza di una chiara ripartizione nel contratto tra oneri e costi propedeutici all’attivazione dello stesso, l’intero importo di ciascuna voce deve essere rimborsato per la parte non maturata;
- l’importo da rimborsare viene stabilito secondo il criterio proporzionale;
- la Banca è tenuta a provvedere al rimborso di tutte le suddette voci, incluso il premio assicurativo.
Come effettuare la richiesta
Per effettuare la richiesta di rimborso cessione del quinto è consigliabile affidarsi a intermediari specializzati.
Il primo passo da compiere è la compilazione dell’atto di reclamo, che verrà inviato per PEC all’Istituto al quale si chiede il rimborso. In allegato alla richiesta dovranno essere presentati anche alcuni documenti. Tra questi, le copie del:
- Documento di identità e del codice fiscale;
- Contratto di finanziamento;
- Prospetto liquidazione estinzione o rinnovo.
Tempi necessari per la pratica di rimborso
Dopo aver seguito l’iter di cui sopra, sarà necessario attendere la risposta da parte dell’Istituto finanziario o bancario coinvolto. Quest’ultimo, entro 30-60 giorni, comunicherà:
- l’accoglimento del rimborso cessione del quinto. In questo caso, il documento ricevuto dovrà essere firmato dal cliente. Successivamente l’erogatore provvederà a spedire l’assegno di rimborso all’intermediario, il quale lo girerà poi al cliente;
- la negazione del rimborso cessione del quinto.
Nel secondo caso, se si è in possesso dei requisiti per ottenere il rimborso, si potrà effettuare un ricorso.
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